Istituto Grandi Marchi: 20 anni di promozione del vino italiano nel mondo

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ECCELLENZE

Celebrazioni a Roma, a Palazzo Grazioli, per le 18 aziende che hanno deciso di riunirsi due decenni fa, nel desiderio di divulgare cultura, tradizioni e valori che costituiscono l’eccellenza del vino Made in Italy

Istituto Grandi Marchi: 20 anni di promozione del vino italiano nel mondo

Celebrazioni a Roma, a Palazzo Grazioli, per le 18 aziende che hanno deciso di riunirsi due decenni fa, nel desiderio di divulgare cultura, tradizioni e valori che costituiscono l’eccellenza del vino Made in Italy

L’istituto Grandi Marchi che riunisce 18 grandi famiglie del vino italiano si è presentato a Roma nella nuova sede della Stampa Estera di Palazzo Grazioli per un bilancio dei 20 anni della sua attività. Nato nel 2004, riunisce le più importanti aziende vitivinicole italiane con lo scopo di promuovere la cultura e la tradizione del vino italiano di qualità nel mondo, con particolare attenzione al mondo dei giovani delle famiglie, già impegnati in progetti innovativi.

20 anni di Istituto Grandi Marchi, la conferenza stampa: da sinistra, Paolo Orlando, Pietro Mastroberardino, Stefano Carboni e Denis Pantini

Ne fanno parte, con la presidenza di Piero Mastroberardino, le aziende Alois Lageder, Ambrogio e Giovanni Folonari Tenute, Argiolas, Ca’ del Bosco, Carpenè Malvolti, Col D’Orcia, Donnafugata, Jermann, Lungarotti, Marchesi Antinori, Masi, Michele Chiarlo, Mastroberardino, Pio Cesare, Rivera, Tasca D’Almerita, Tenuta San Guido, Umani Ronchi. «Molto è stato fatto dall’associazione che attraversato due decenni tra successi e criticità – ha detto Mastroberardino – ma che ha visto le famiglie del vino riconnettere sempre i fili delle loro storie, progettando una coalizione modello di impresa validi anche in altri settori».

Istituto Grandi Marchi, i numeri di un impegno ventennale

Questi i numeri che possono delinearne l’impegno: 412 eventi internazionali, 129 masterclass, 125 walkaround tasting, 82 gala dinner, nell’ambito di una attività articolata e condivisa che ha fatto di Istituto Grandi Marchi l’ambasciatore del vino italiano di qualità nel mondo con missioni annuali che hanno interessato 31 Paesi in tutti i continenti.

Ma sono stati anche di ricerca e approfondimenti di mercato, con ben 7 survey condotte in collaborazione con Wine Monitor Nomisma – come ha spiegato Denis Pantini che, all’incontro, ha presentato una ricerca sull’andamento dei vini italiani presso i mercati internazionali nello stesso periodo. È stata una sorta di storia parallela a quella di Istituto Grandi Marchi, utile per osservare i megatrends, in termini di percezione e comportamenti d’acquisto.

Un motto ancora attuale: «E Pluribus Unum»

Non sono mancati riconoscimenti a giornalisti internazionali che, in linea con la mission di Igm, si sono dedicati alla promozione dei vini italiani e dei loro territori e la grande attenzione alla sostenibilità anche etica e sociale.

«Celebrare i primi 20 anni dell’Istituto è un momento che genera riflessioni – ha detto Mastroberardino -. All’inizio degli anni 2000, in uno scenario in cui in pochi avrebbero scommesso su un format di gruppo composto da attori abituati a calcare le scene da protagonisti individuali, Igm ha intrapreso sin da subito la strada giusta. In qualche modo “E Pluribus Unum” è stato e continua a essere il nostro motto: tante famiglie del vino di altissimo livello, ognuna con un passato importante ma comunque tutte disposte a porre le proprie visioni e attitudini a servizio di un progetto di squadra. Così Igm è da subito diventato un caso di studio sul senso e sul significato di fare sistema, esprimendo la diversità delle realtà produttive italiane e, allo stesso tempo, rappresentando l’identità del vino tricolore oltreconfine. E in questa occasione mi piace poter ringraziare Piero Antinori, il nostro primo Presidente, dal quale ho raccolto il testimone per proseguire questo bellissimo percorso che ha già un passato importante, un bellissimo presente e per il quale, viste anche le nuove generazioni, è facile prevedere uno splendido futuro».

Istituto Grandi Marchi, nuovo logo e nuovi appuntamenti

L’incontro romano ha rappresentato inoltre l’occasione per presentare il nuovo logo celebrativo dei 20 anni che incluse la frase “Wine family heritage” che sottolinea la continuità familiare, e illustrare il calendario eventi 2024 firmato Igm.

Prima tappa Milano, martedì 18 giugno, per un grande evento charity presso l’Hangar Bicocca in collaborazione con Progetto Itaca, che conta 600 volontari, rappresentata per l’occasione dal Presidente del Comitato Promotore, Paolo Orlando, che ne ha illustrato le finalità. Sarà quindi la volta di Londra, martedì 25 giugno, con l’evento istituzionale del gruppo che offrirà anche l’occasione per confermare la storica partnership con Imw (Institute of Masters of Wine) nel corso di una cena speciale presso l’Ambasciata d’Italia.

Celebrazioni a Roma, a Palazzo Grazioli, per i 20 anni di Istituto Grandi Marchi

«Ovviamente ci saranno anche altri appuntamenti ad accompagnare il nostro ventennale – ha spiegato Piero Mastroberardino -. In autunno saremo nuovamente a Milano, con un’iniziativa che vedrà protagonista il Gruppo Giovani Igm. Mentre per la fine dell’anno abbiamo in programma altri eventi che comunicheremo nei prossimi mesi. Possiamo dire che sarà un 2024 ricco di iniziative, esattamente come è nello stile di Igm sin dal 2004».

Il docufilm sui 20 anni di Igm

A conclusione del dibattito, moderato dal giornalista Stefano Carboni, e alla presenza di rappresentanti delle istituzioni e del mondo del vino come Giancarlo Voglino dello Iem, International Exibition Management sulla promozione del vino italiano nel mondo,  è stato presentato il trailer del docufilm dedicato ai 20 anni del gruppo, un videoracconto che vede protagoniste i componenti delle 18 famiglie con le loro narrazioni, le aspirazioni, gli obiettivi e alcuni gustosi aneddoti che hanno caratterizzato le due decadi di vita in comune del gruppo. Il docufilm sarà presentato nella sua versione integrale nel corso di una proiezione speciale prevista per l’autunno.

Fonte Il Sole 24 Ore

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